Bianchi Cherubino - Scheda dal libro pubblicato dagli emigranti ... in occasione dell'esposizione unviersale di Milano del 1906
Dalle alpi alle ande
Il baule di Roberta
volevo un tetto per ogni famiglia, un pane per ogni bocca un’educazione per ogni cuore, la luce per ogni INTELLETTO. (bartolomeo vanzetti)
la scoperta
Un baule pieno di documenti, diari e fotografie della Grande Emigrazione è stato ritrovato in soffitta, nel 2004, da Roberta Scheggia: un incredibile spaccato di storie di emigrazione da Grona (oggi frazione di Grandola ed Uniti) e Bene Lario al Sud America (Uruguay, Cile e Brasile). Il baule di Roberta ha costituito il primo nucleo di materiali attorno a cui è cresciuto il progetto “Dalle Alpi alle Ande”.
immagini
Il baule contiene un numero significativo di cartoline e foto di famiglia, che raccontano come era la vita nelle Americhe e com’era il viaggio per raggiungerle
Cartoline
documenti trovati nel baule di Roberta
Il baule di Roberta contiene anche lettere inviate al prozio Carlo Balbiani da compaesani emigrati in Cile e in Uruguay, giornali e libri stampati dagli italiani d’oltreoceano, nonché un suo lungo manoscritto dedicato a un caso che aveva destato scalpore nel periodo in cui lui stesso era emigrato nella cittadina uruguaiana di Salto, quello di Raffaele Volpi e Vincenzo Patrone, due italiani arrestati con la falsa accusa di aver commesso un crimine (l’omicidio di un francese) a Montevideo, sottoposti a torture per farli confessare e salvati dalla condanna a morte che toccò ai loro omologhi nordamericani Sacco e Vanzetti grazie alla sollevazione della comunità italiana.